“I pazienti oncologici non devono posticipare visite e cure nelle strutture ospedaliere in tempo di Covid-19 per timore di contrarre il virus, in quanto il rischio di infezione è ridotto quando vengono rispettati i protocolli di sicurezza”. Questo è il risultato di una ricerca pubblicata su Jama, rivista ufficiale della American Medical Association, dedicata a un tema molto discusso negli ultimi mesi e particolarmente sentito sia dei medici che dai pazienti.

Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori guidati dal dottor Imraan Jan della Rutgers University di New Brunswick, NJ, affronta direttamente la giusta preoccupazione che i pazienti affetti da cancro possano essere più vulnerabili al virus qualora entrassero in contatto con superfici contaminate e di conseguenza, nel timore di contrarre il coronavirus, ritardare le cure fondamentali di cui necessitano. La ricerca lancia un messaggio positivo, che vuole rassicurare i pazienti e il personale medico, sottolineando come seguire rigorosamente i protocolli di prevenzione, pulizia e disinfezione di routine limiti la contaminazione superficiale del virus. Questo vuol dire che se per i pazienti oncologici è più alto il rischio di contrarre il covid-19, deve essere più alta l’attenzione nelle strutture predisposte a curarli, in cui va valutata costantemente la presenza o meno del virus affinché il beneficio di un trattamento per il cancro non venga compromesso.

Molti dei pazienti con cancro presso la nostra clinica hanno rinviato o annullato le loro visite di follow-up programmate a causa dei timori sul COVID-19, e molte cliniche di radioterapia oncologica hanno sperimentato una sostanziale diminuzione del volume dei pazienti a causa della pandemia“, hanno scritto i ricercatori. “Sebbene la riprogrammazione delle visite di follow-up o la conversione di visite di follow-up e consultazioni selezionate in telemedicina sia una buona pratica durante la pandemia, alcuni pazienti o medici possono ritardare o rifiutare importanti terapie antitumorali che possono influenzare in modo sostanziale la qualità della vita e gli esiti del cancro“.

Alla penuria di dati sulla diffusione ambientale del virus i ricercatori hanno ovviato con una ricerca direttamente sul campo, mirata a valutare l’efficacia delle misure di sicurezza contro le infezioni nel dipartimento di radioterapia oncologica del Rutgers Cancer Institute del New Jersey. Dal 1 ° maggio al 13 il dipartimento è stato sottoposto a tampone tre volte a settimana prima che fosse disinfettato secondo i protocolli dell’Organizzazione mondiale della sanità per il COVID-19, con particolare attenzione alle aree in frequente contatto con i pazienti. Il gruppo ha anche testato oggetti entrati in contatto con un paziente con COVID-19 sottoposto a cinque trattamenti con radiazioni durante il periodo di studio.

Alla fine della ricerca, dopo aver condotto analisi anche su 128 campioni comprendenti attrezzature, aree personale, computer, sedie etc., nessuno dei campioni è risultato positivo, a dimostrazione che un’adeguata sanificazione degli ambienti, e una stretta osservanza dei protocolli, rendono gli ambienti sicuri e i pazienti oncologici liberi da timori per affrontare serenamente le proprie cure.

Noi dello Studio Radiologico Pansini abbiamo fatto nostri fin da subito i protocolli di sicurezza per salvaguardare la salute del nostro personale e dei nostri pazienti, consapevoli di quanto sia fondamentale osservare le regole che possono salvarci la vita in un momento difficile come questo. Ogni giorno, più volte al giorno, ognuno dei nostri ambienti viene sanificato scrupolosamente, anche grazie all’ausilio di un generatore di ozono che si associa alla regolare pulizia e disinfezione nelle nostre strutture di Bari e Barletta. Allo stesso tempo vi invitiamo a osservare quelle semplici regole di protezione e igienizzazione personale, piccoli gesti di collaborazione che siamo chiamati a fare tutti e che ci aiutano a tenere lontano il contagio.