In età avanzata i dolori lombari, ossei o muscolari, un’incurvatura della colonna vertebrale, un accorciamento della statura o fratture vertebrali delle quali possiamo anche non accorgerci, sono sintomi che, associati a fratture delle ossa lunghe causate anche da traumi lievi, possono rivelare una particolare patologia delle ossa chiamata osteoporosi.

L’osteoporosi è un progressivo abbassamento della densità dei minerali che compongono le nostre ossa che ne determina una fragilità tale da esporci a un rischio maggiore di fratture, chiamate appunto “fratture di fragilità”, sia spontanee che causate da piccoli traumi. Normalmente l’apparato scheletrico regge il peso di tutto il corpo, quando il peso che grava sull’osso e maggiore della capacità di resistenza di quest’ultimo si va incontro a una frattura. Ecco perché i punti in cui è più facile che una frattura avvenga sono quelli sui quali maggiore è il carico di peso come la colonna vertebrale, soprattutto nella zona dorso-lombare, il femore e il radio.

Secondo la Fondazione Veronesi, in Italia a essere colpiti da osteoporosi sono circa 5 milioni di persone di cui l’80% composto da donne in post-menopausa. Questa tipologia di osteoporosi, detta “primitiva” è associata all’invecchiamento, si presenta dopo i 60 anni, ed è causata da un calo di estrogeni per le donne, e di androgeni per gli uomini, da una dieta povera di calcio o per scarsa presenza di vitamina D. In generale l’osteoporosi primitiva è causata da un inevitabile decadimento fisico dovuto all’età, con una degenerazione del tessuto osseo che corrisponde all’invecchiamento di tutto l’organismo.

Esiste poi un’altra forma di osteoporosi, detta “secondaria”, che ha origine da fattori esterni, come altre patologie quali ipertiroidismo, diabete mellito, celiachia o insufficienze renali, uso di farmaci che contribuiscono all’infragilimento delle ossa come immunosoppressori e corticosteroidi.

Sicuramente a incidere sulla salute delle nostre ossa ci sono le cattive abitudini che purtroppo fanno parte del nostro quotidiano come il classico terzetto “alcol, caffè e sigarette”, una dieta povera di calcioe la sedentarietà, tutti importanti fattori di rischio.

Di recente però, ad estendere il numero delle cause di osteoporosi, ci ha pensato uno studio condotto dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal) i cui risultati sono stati pubblicati dalla rivista Jama Network Open. Secondo questa ricerca, effettuata in India su 3.700 persone, l’osteoporosi troverebbe un valido alleato nell’inquinamento atmosferico, più precisamente nelle polveri sottili che compongo lo smog causato dai gas di scarico, tanto che i rilevamenti effettuati tramite una speciale radiografia hanno dimostrato come a una maggiore concentrazione di smog corrisponde una diminuzione della massa ossea. Stress ossidativo e infiammazione sarebbero causa della riduzione di massa e di conseguenza dell’insorgere di osteoporosi.

Diagnosticare e tenere sotto controllo l’evoluzione della malattia, scoprendo anche quanto siamo a rischio di frattura, oggi è più facile grazie alla tecnologia di un esame strumentale. La cosiddetta MOC, ovvero densitometria ossea o mineralometria ossea computerizzata, è infatti uno strumento fondamentale per indagare sullo stato di salute del nostro apparato scheletrico. Un esame di breve durata e assolutamente indolore che ci aiuta a scoprire di più sulle nostre ossa.

La maggior parte dei soggetti che soffrono di osteoporosi non sanno di esserlo, perché in tanti casi questa si scopre dopo una frattura. Noi dello Studio Radiologico Pansini raccomandiamo a tutti, ma specialmente alle donne che hanno superato la menopausa di effettuare questo esame, eseguibile in una delle nostre sedi. Conoscere il proprio stato di salute e interrogarsi sul proprio corpo dopo una certa età aiuta a prevenire tante patologie e ad aumentare notevolmente la qualità della vita.